Workshop "La qualità nella ricerca scientifica: modelli e strumenti per la gestione e ricerca"
Il Workshop, che si è tenuto a Napoli il 26 Maggio 2016 presso l'Area della Ricerca NA1 del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Via Pietro Castellino 111, è stato organizzato dal network quality and Project Management OpenLab (qPMO) del CNR ed è stato finanziato dai Dipartimenti di Scienze Biomediche (DSB) e di Scienze Bio-Agroalimentari (DISBA) del CNR e dalle ditte GILSON, SIAL e MICROGEN. L'obiettivo è stato quello di diffondere i modelli e gli strumenti di supporto per la gestione dell'attività di ricerca che sono stati sviluppati all'interno del CNR, partendo dall'esperienza del network qPMO, e di promuovere un dibattito sull’introduzione dell’approccio di gestione in qualità nella comunità scientifica. Il workshop ha visto la partecipazione del Presidente dell'Area della Ricerca CNR NA1 Daniela Corda (Direttore IBP), dei Direttori degli Istituti coinvolti, di ricercatori CNR ed universitari, nonchè di auditors, consulenti in Qualità e varie realtà imprenditoriali e di formazione.
Workshop “wrap-up”
La dott.ssa Annamaria Kisslinger (IEOS), coordinatore del network qPMO dà il benvenuto ai partecipanti e dà la parola a Daniela Corda per l’apertura dei lavori. Il Direttore Corda rileva l’importanza della Qualità nella ricerca e riporta i saluti del Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche (DSB), prof. Tullio Pozzan, che si scusa per non essere presente, e del Direttore del Dipatimento di Scienze Bio-Agroalimentari (DISBA). dott. Francesco Loreto che non potrà intervenire perché trattenuto a Roma per una riunione con il Presidente del CNR.
Seguono i saluti dei Direttori di Istituto: Giovanni Viegi (IBIM), Clara Balsano (IBPM), Giovanni Vendramin (IBBR), ed Antonio Simeone (IGB), riportati dalla dott.ssa Giovanna L. Liguori dell'IGB, causa impegni all'estero del Direttore.
Le presentazioni del workshop cominciano come stabilito alle 11:30.
La prima sessione, moderata dalla dott.ssa Anna Digilio (IBBR), verte sull'esperienza di ricercatori CNR sull'applicazione dell'approccio di Gestione in Qualità all'attività di ricerca. Le dott.sse Annamaria Kisslinger, Giovanna Liguori (IGB) e Antonella Bongiovanni (IBIM) presentano i diversi aspetti e risultati del progetto qPMO ed i possibili sviluppi ed applicazioni. In particolare si è sottolineata l’importanza e la necessità di definire e diffondere linee guida e best practice per la ricerca per essere in linea con le esigenze progettuali europee; l’importanza della condivisione e della conoscenza utilizzando strumenti come la piattaforma quality4lab; i vantaggi dell’applicazione di un Sistema Gestione Qualità ISO 9001:2008 e dell'applicazione di metodologie di qualità in un laboratorio di ricerca. A seguire, la dott.ssa Michela Poli (IFC) ha presentato il Sistema Gestione Qualità dell’Officina Farmaceutica che già opera in un contesto di GMP (Good Manufacturing Practice) e la loro esperienza di applicare il Sistema di gestione della Qualità anche ai servizi condivisi dell’Istituto.
Seguono i commenti e le domande della prima sessione: interviene Sesto Viticoli (AIRI) che si complimenta per i risultati e considera il progetto e l’approccio “pronto per essere esportato all’esterno”. Segue il Dir. Viegi che sottolinea l'importanza e l'attualità del lavoro svolto e suggerisce iniziative di finanziamento, tra cui i bandi premiali del CNR: suggerisce di proporre un progetto premiale su queste tematiche anche in collaborazione con l’Università. La Dir. Balsano condivide i commenti dei colleghi, ribadisce l'importanza degli obiettivi del progetto e suggerisce di inserire nella piattaforma web una sezione contenente le schede dei progetti non finanziati da rendere visibili per eventuali nuove collaborazioni ed i risultati negativi delle ricerche, che spesso non vengono pubblicati.
La seconda sessione, coordinata dalla dott.ssa Giuseppina Lacerra (IGB) è aperta dalla presentazione della dott.ssa Carmen Navarro (Agency for Quality Assurance dell’Università di Barcellona) che mostra i risultati e le attività svolte, tra cui la stesura del Code of Good Research Practice (GRP) del 2009. L’Ingegnere Antonella Lanati sottolinea la necessità di garantire la riproducibilità dei dati nella ricerca e di identificare degli standard adeguati.
La dott.ssa, Chiara Morlacchi (Italcert), in chiusura, ha illustrato le attività dell'ente di certificazione nazionale Italcert tra cui il contributo per la generazione di “Eusoma”, linee guida per la gestione di pazienti con tumore al seno, sottolineando l’importanza di un modello di certificazione (o disciplinare di servizio) per la creazione di un nuovo standard della ricerca, validato da parte terza.
Le relazioni hanno stimolato molti interventi da cui è emerso un forte interesse sui temi trattati, la necessità condivisa da tutti di estendere e applicare anche in altri laboratori CNR questo tipo di approccio metodologico, in grado di rispondere alle esigenze dei ricercatori di migliorare la gestione delle proprie attività di ricerca e nello stesso tempo essere di supporto nella partecipazione di progetti europei. La discussione finale ha contribuito a focalizzare l'attenzione sui possibili e concreti sviluppi dell'applicazione di un Total Quality Management nella ricerca scientifica aprendo concrete possibilità di collaborazioni future.
Chiusura dei lavori da parte delle dott.sse A. Kisslinger e Marta Di Carlo (IBIM).
Totale partecipanti: 93
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- il programma
- il wrap-up
- le presentazioni (A. Kisslinger, G. Liguori, A. Bongiovanni, M. Poli, C. Navarro, A. Lanati, C. Morlacchi)
- la valutazione di gradimento
- la brochure del qPMO